lunedì 23 aprile 2012

DIARIO DI UN GRUPPO DI ILLUSTRATORI IN MOSTRA… la nostra! Ovvero "Le Fiabe dei Grimm illustrate" a Pomposa

Sabato scorso (21 aprile), quattro impavidi e assonnati illustratori (io, Claudia, Marisa e Cecilia) intraprendevano un viaggio. Codigoro la meta, un piccolo comune del ferrarese famoso per la storica Abbazia di Pomposa. Proprio di fronte al suggestivo edificio ne sorge uno più piccolo e moderno, la Palazzina Turismo che fino al 20 maggio ospiterà le nostre illustrazioni sulle fiabe dei Fratelli Grimm.

Palazzina Turismo Pomposa

Partiti alle 4 del mattino con la macchina carica di illustrazioni addormentate nelle loro belle cornici di legno riciclato e una decina di buste piene di dolci fatti in casa e tutto il necessario per apparecchiare un ricco buffet, abbiamo affrontato le ore notturne più belle, quelle che ti portano al giorno, che ti illuminano poco a poco e ti svelano il paesaggio man mano che vai avanti.
Dopo circa 4 ore di viaggio ci siamo avvicinati a Pomposa, passando attraverso pianure dal lungo orizzonte, percorrendo strade infinite che tagliano immensi campi interrotti di tanto in tanto da chilometriche file di cipressi, in alto un cielo terso e azzurro.
Nascosto da alti alberi ecco che finalmente ci appare il campanile traforato dell'Abbazia.


Scesi dalla macchina e ripreso a fatica l'uso delle gambe, ci accoglie la nostra amica Estella che, già sveglia ed elettrica, era pronta a sistemare le nostre illustrazioni.
Dopo una breve visita di perlustrazione ci prepariamo ad allestire la mostra al secondo piano della Palazzina. L'occhio subito cade sull'alto tetto che rivela travi di legno a vista. Ma poco possiamo trastullarci, nel giro di un'ora una classe delle elementari sarebbe arrivata e ci avrebbe travolto con curiose domande e osservazioni altrettanto fantastiche.

I calendari

Ancora storditi dal viaggio, ci si pone i quesiti classici di chi deve organizzare una mostra: quale ordine seguiamo per disporre le cornici? dove posizioniamo le didascalie? e i calendari? domande a cui rispondere quasi istintivamente, poco tempo ci rimaneva. Ma in cinque si fa in fretta.

L'allestimento

In tempo ad appendere l'ultimo quadro ed un vociare scomposto di bambini proveniente dalle ampie finestre aperte ci mette sull'attenti. Eccoli, svegli, vispi e curiosi. Siamo un po' agitati, ma la nostra amica Estella, dopo una breve accoglienza inizia la visita guidata della mostra e tutto si distende. Spiega loro chi siamo, chi ha illustrato le fiabe dei fratelli tedeschi e perché abbiamo scelto proprio quel tema.


Proseguendo nel percorso, di fronte ad ogni quadro, ecco una massa disordinata di mani alzate che cerca di prenotarsi per leggere le poche parole del cartellino sotto l'illustrazione: nome dell'artista, titolo della fiaba, tecnica utilizzata, per terminare, qualche volta a fatica, con la frase che descrive l'attimo illustrato.


Ma il momento più atteso per loro era quello successivo, quello delle domande più assurde, delle curiosità che ribollivano silenziose e scalpitanti fin dal primo momento, delle osservazioni più critiche e degli apprezzamenti che ti riempiono il cuore. Molte risate, qualche spiegazione tecnica ma la ricetta vincente ci si è rivelata così palese e vera al tempo stesso: chiarezza, schiettezza e semplicità. Così conquisti i loro sguardi e l'attenzione sempre al limite della costanza. Se vuoi puoi aggiungere qualche altro ingrediente, non molti però e ben ponderati. Non ci sono paroloni che tengano.


Inizi a divertirti nel momento in cui ti seguono passando da un disegno all'altro, quando vedi i loro occhi cercare quel particolare che tu non noti, quando ti chiedono perché quel personaggio lo hai disegnato così o perché hai scelto quei colori, loro ne avrebbero utilizzati degli altri.
E' li che capisci che sei nel posto giusto, è li che sei convinto che quello che fai ti piace e che lo rifarai, in quel momento ti senti sfinito ma soddisfatto, nervoso ma realizzato.


Dopo il saluto del vicesindaco e il buffet casereccio, tra ringraziamenti e complimenti, ci concediamo una visita guidata all'Abbazia. La giornata ci offre un sole caldo, quasi da copione di una primavera che stavamo aspettando da molto.

Il calendario 2012

Siamo passati dall'illustrazione all'architettura, agli affreschi. Ci siamo immersi silenziosamente in un arte che dal passato è arrivata a noi oggi, ancora quasi intatta. Marmi, mattoni, terrecotte e mosaici ravennati, ceramiche egiziane e affreschi di scuola bolognese, riminese e giottesca. Questo è Pomposa.







Dopo aver ringraziato e salutato tutto lo staff che ha organizzato per noi questo stupendo evento, abbiamo deciso di concederci un pranzo a base di frittura di pesce in riva al Lago delle Nazioni di Comacchio. Qualche momento di meritato riposo seguito da deliri di progetti futuri e un caffè, salutata la nostra cara Estella, abbiamo ripreso la strada di casa. 
Di nuovo 4 ore di viaggio si paravano davanti a noi. Ma sono trascorse più velocemente questa volta, forse perché quando ho riaperto gli occhi eravamo già nelle Marche.

Concludo ringraziando alcune persone in particolare. Estella, che ha seguito in prima persona l'organizzazione di questa mostra, Lorenzo Bartolucci, che ha creato per noi queste meravigliose cornici in legno e ci ha tanto aiutato nell'organizzazione tecnica e infine Cecilia che ha preso il mio posto alla guida tornando a casa, regalandomi qualche ora di sonno. In generale ringrazio tutti i miei amici illustratori, perché l'ottima riuscita di questo evento non sarebbe stata tale senza le loro magnifiche illustrazioni.

Il gruppo in formazione

5 commenti:

  1. bellissimo ! grazie per aver condiviso questa esperienza !

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  2. Grazie Les Friches, ci stiamo impegnando per farlo...urge una collaborazione con voi però.... ;-)

    Grazie anche a te Cri, ora tocca a voi....siamo tutti in attesa!

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  3. Grazie Serena, speriamo proprio in un bis.....

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